Officina Italia è un’iniziativa promossa da Carsa e Fondazione Symbola che – sull’esperienza decennale maturata nelle ricostruzioni dell’Appennino centrale prima con Officina L’Aquila per il sisma del 2009 e poi con Ricostruire il Piceno, riabitare l’Appennino per il sisma 2016/2017 – affronta il tema di un rapporto più equilibrato e sostenibile tra le aree urbane più densamente popolate e quelle investite da processi di declino demografico, economico e sociale.
Un nuovo rapporto ispirato ad una visione metromontana per superare la dicotomia che si è imposta in questi anni tra aree metropolitane e interne. Visione che richiede un ripensamento e una reinterpretazione dell’assetto policentrico del Paese alla luce delle sfide della nostra contemporaneità. Prioritaria è quella rappresentata dalla crisi climatica che renderà le città meno vivibili, innescando così quei processi di dispersione abitativa che la crisi provocata dalla pandemia da Covid-19 ha fatto emergere nel dibattito e nelle riflessioni di questi mesi.
Il tema che si impone è quello di rendere le città più abitabili e i territori più abitati affinché questi ultimi non vengano percepiti, o peggio si riducano, come aree di esondazione delle contraddizioni delle aree urbane più densamente popolate, ma diventino le aree del Buon Vivere.
Officina Italia contribuisce al dibattito e alla riflessione sulla individuazione e definizione delle strategie più efficaci alla costruzione di nuove relazioni tra soggetti pubblici gli altri attori del territorio, in modo da dar vita a nuove aggregazioni progettuali e funzionali per la promozione di nuove filiere produttive per la gestione dei servizi territoriali ed ecosistemici.
In un nuovo rapporto pubblico privato capace di compenetrare ed interpretare nell’ottica della green economy le esigenze territoriali con quelle imprenditoriali.
Una prospettiva di innovazioni sociali, tecnologiche, istituzionali, economiche – realisticamente perseguibile grazie alla spinta impressa dall’Europa con il Green Deal, confermata e accelerata dal Recovery plan – dentro la quale avviare processi di neo-popolamento territoriale; partendo da quella che Officina Italia individua come la condizione fondamentale e prioritaria della messa in sicurezza delle aree indicate come sismicamente vulnerabili in gran parte coincidenti con quelle maggiormente indebolite dal calo demografico e dalla perdita di vitalità delle comunità.
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Evento in diretta il 10 Dicembre, sulla nostra pagina Facebook e sul nostro canale YouTube.

LA MOSTRA ITINERANTE
Riabitare l’Appennino
LA MULTIVISIONE
La multivisione, con la regia di ERNANI PATERRA, è un spettacolo continuo su 3 schermi e racconta, con ritmo serrato, le nuove possibilità dell’abitare che si dischiudono per i territori dell’Appennino e la buona pratica dell’Aquila.
TOTEM MULTIMEDIALI
Postazioni per una consultazione informativa e razionale sui casi studio della ricostruzione. Chiese, palazzi, infrastrutture, sono presentati con ricchezza di materiali e fonti documentali. Si configurano come monografie multimediali.
LE ISOLE TEMATICHE
Il corpo fisico della mostra è costituito da 10 isole tematiche, ognuna delle quali è un modulo espositivo tridimensionale. Ogni modulo si accosta agli altri con modalità sempre diverse, generando un habitat architettonico.
Dal Salone della Ricostruzione
a Officina Italia
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LA STORIA DEL PROGETTO
Officina Italia, Verso il Forum mondiale dell’Abitare 2023
Officina Italia è l’evoluzione di un progetto decennale, iniziato all’Aquila nel 2009 all’indomani del terremoto del 6 aprile, con il Salone della Ricostruzione e proseguito con Officina L’Aquila.
Manifestazioni che hanno accompagnato il processo di ricostruzione in Abruzzo e che si sono modificate nel tempo per assecondare i cambiamenti in atto e rispondere alle nuove esigenze delle comunità.